Da qualche tempo ho cercato di migliorare tutte le mie abitudini, eliminato molti prodotti confezionati a favore dell’homemade e dell’autoproduzione.
Da quando la centrifuga Philips Viva Collection è arrivata ho risolto rapidamente la ricerca della bevanda perfetta.
La soluzione migliore per proporle frutta e verdura in un unico centrifugato. Frutta e verdura di stagione, sana, senza aggiunta di zuccheri (ok, ogni tanto ci mettevo quello di canna).

Avevo già una vecchia centrifuga ereditata dalla suocera, ma è quasi sempre rimasta nell’armadietto in cucina perché era troppo macchinosa da pulire, la spugna si incastrava sempre nel filtro e aveva parti spigolose dove la polpa rimaneva irrimediabilmente incastrata.
Lo ammetto, su questo punto in particolare sono partita prevenuta, il solo pensiero di smontare la centrifuga e impazzire per pulirla mi scoraggiava.
Ma solo estraendo dalla scatola la Centrifuga Philps Viva Collection e disponendo i pezzi sul bancone la mia incertezza si è dissipata.
Tutti i componenti possono essere lavati in lavastoviglie (100 punti a suo favore!), ma molto spesso lavavo con acqua calda filtro, e componenti raccogli polpa. Basta davvero una passata sotto l’acqua corrente appena finito di usarla e il gioco è fatto! Fantastico! E rimontarla è altrettanto semplice, tutti i componenti si incastrano facilmente e perfettamente, a prova di imbranata cronica come me!
E’ estremamente sicura, mi diverto molto a preparare insieme le nostre centrifughe. Lei sceglie gli ingredienti e sotto la mia supervisione li inseriamo nella centrifuga, il più delle volte senza nemmeno pretagliarli grazie al tubo di inserimento XL (bel 75mm!), un risparmio di tempo non da poco. Nonostante non sia un modello destinato a un utilizzo professionale, la centrifuga è potente e risulta essere in grado di lavorare quasi tutti gli ingredienti.
Ci si sente anche “viziati” a preparare tutte queste sane centrifughe. Scegli il gusto che più ti piace, la frutta e la verdura freschissima e dai sfogo alla sperimentazione.
Farle che è possibile bere cose buone e gustose senza dover ricorrere al succo confezionato è stato per me molto importante. Una buona e sana alimentazione passa anche dall’acquisizione di queste piccole consapevolezze. E la centrifuga Philips Viva Collection ci ha permesso tutto questo!
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L’arredamento basilare di una camera da letto prevede la presenza di un armadio e di due comodini. I comodini nelle camere da letto svolgono delle funzioni fondamentali perché, oltre a fungere da punto di appoggio per l’abat jour, nei cassetti possono ospitare biancheria o altri oggetti di uso comune. Inoltre, contribuiscono allo stile dell’ambiente, rendendolo confortevole e curato.
I comodini dovrebbero essere scelti soltanto dopo aver deciso le dimensioni del letto e dell’armadio, tenendo conto anche dell’ingombro determinato dall’apertura delle ante. Se la stanza da letto è particolarmente piccola, una buona soluzione è ricorrere alle ante scorrevoli. Un dettaglio molto importante riguarda l’altezza del letto, compreso di materasso, che dovrebbe essere sempre maggiore rispetto a quella dei comodini. I comodini nelle camere da letto possono essere classici, moderni o retrò indipendentemente dallo stile del resto della mobilia. Inserire un complemento differente consente di avere un effetto stupore e asimmetrico di grande attualità.
Per venire incontro alle esigenze di chi deve sfruttare tutti gli spazi o di chi preferisce comodini alternativi, l’industria del mobile propone bellissimi comodini sospesi, alcuni dei quali dotati di cassetti. Realizzati in materiali vari, compreso il ferro, sono una delle tendenze del momento perché uniscono design e praticità. I colori dei comodini nelle camere da letto devono essere in accordo con le pareti, il pavimento e gli armadi ma anche gli scendiletto. Nelle stanze da letto più spaziose i comodini possono essere grandi ed importanti mentre in ambienti piccoli è preferibile optare per modelli semplici, poco elaborati e di colori chiari o neutri.
Se si desidera una stanza da letto classica, il consiglio è di optare per modelli bombati di legno con finitura opaca mentre per un arredamento più attuale si possono scegliere pezzi unici perché creati con materiali di riciclo o perché di alto design. Sono tante le proposte dove lo stile classico viene reinventato ed ammodernato, grazie a piccoli dettagli, come per esempio le maniglie che possono avere forme inusuali, come piccoli boccioli anche in versione gioiello. I comodini nelle camere da letto dei bambini possono avere linee semplici e lineari e di materiali resistenti ed antigraffio. E’ anche possibile valutare l’ipotesi di acquistare due comodini diversi l’uno dall’altro sia per colori che per estetica, perfetti per chi ama le soluzioni alternative e di rottura.
I comodini nelle camere da letto possono rinnovare, con una spesa contenuta, l’intero ambiente rendendolo non soltanto più bello ma anche creativo. In commercio si trovano dei comodini da rifinire secondo il proprio gusto personale perché si può scegliere la finitura, i colori, le eventuali decorazioni e la tipologia delle maniglie. Un’alternativa ai comodini di produzione industriale sono realizzati dagli artigiani che, non di rado, li propongono in legno massello, per esempio di ciliegio, con decorazioni di fantasia o ispirate alla tradizione locale.
Per completare l’arredamento della zona notte bisogna valutare la scelta di una cassettiera o di un comò, che non per forza deve essere dello stesso stile. Un effetto ricercato ed elegante può essere raggiunto inserendo una cassettiera in stile shabby chic o classica fra comodini moderni, anche d’avanguardia.
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Se possedete un ampio giardino e volete realizzarvi un finto ruscello o una fontana, vi diamo alcuni consigli su come progettare al meglio un angolo carino con scrosci d’acqua e con la possibilità di una suggestiva illuminazione nei momenti notturni.
La particolarità di questa sistemazione è la sua completa reversibilità dato che non useremo malte cementizie per fissare i pezzi, ma solo oggetti accostati in maniera tale da poter essere assemblati anche per brevi permanenze.
Occorrente
Per realizzare questa fontana vi occorre
GUAINA IMPERMEABILE: quella utilizzata per isolare tetti e solai
PIETRE: possibilmente pietre locali per dare un aspetto più naturale e meno artificioso possibile
TEGOLE
UNA GRANDE VASCA
IDROPOMPA
TUBO
RACCORDI
VALVOLA DI RITEGNO
MALTA
SMERIGLIATORE ANGOLARE
Procedimento
Decidete l’angolo dove istallare la vostra fontana. Preferibilmente scegliete un terreno scosceso dove potete sfruttare la pendenza per creare i giochi d’acqua. Noi vi proponiamo alcuni tipi di cascate ma potete inserire spruzzi a vostro piacimento o anche più punti da dove far sgorgare l’acqua. Avendo delle nozioni basilari di idraulica e di dinamica delle acque potete ricavare dei semplici ma fantasiosi giochi d’acqua. Vi ricordiamo che l’acqua ha la particolare proprietà di scivolare sugli oggetti muovendosi per capillarità, seguendo le forme o le scanalature sul quale scivola.
Dopo aver scelto il luogo dove realizzare il tutto, ripulitelo da erbacce o pietre in superficie di media dimensione che potrebbero dare fastidio.
Decidete il percorso che l’acqua dovrà percorrere: lineare o a serpentina, di certo sarà a scendere per sfruttare la forza di gravità. Cominciate dal punto più basso, dopo aver scelto la vasca, non meno di 50 litri di capienza, sicuramente la dimensione dipenderanno dalla potenza della pompa. La pompa deve riuscire a mettere in circolo un certo quantitativo di litri d’acqua senza svuotare completamente la vasca. Se questo accade potreste bruciare la pompa oppure avrete uno scroscio a singhiozzo. Dopo aver posizionato la vasca sarebbe opportuno rivestirla addossarle un muretto a secco con le pietre locali così da nasconderla; potete lasciarla scoperta o chiudere anche la sommità in modo da non far vedere dove l’acqua defluisca.
Dopo aver posizionato la vasca poggiate un foglio di guaina a terra, noi abbiamo spezzato la discesa con alcuni gradini di 20 cm per creare delle piccole cascate. Steso il foglio, arrotolatelo negli angoli per creare un restringimento in modo che l’acqua confluisca nella vasca, mentre lungo il perimetro, rialzate i bordi con delle pietre e allo stesso tempo nascondeteli sotto le pietre stesse in modo da lasciare visibile solo il fondo, che potrebbe eventualmente essere nascosto con dei sassolini o potete anche murarli alla pece con un po’ di mastice in modo da non essere trascinati via dall’acqua.
Nel gradino superiore stendete un altro foglio. Potrete continuare a creare gradini in altezza fino a quando la pompa giuscirà a spingere il giusto quantitativo d’acqua. La pompa che abbiamo usato noi da 700 watt riesce a spingere un ampio cannaggio fino a 10 metri di altezza. Ma ripeto che la forma e il percorso del vostro ruscello dipenderà dalla pendenza del terreno e dalla potenza della pompa. Potreste realizzarla per assurdo anche 40 metri avendo lo spazio e la potenza giusta. Se volete un riferimento storico basti pensare alla Reggia di Caserta, vicino Napoli in Italia, con ben 6 chilometri di fontane (ovviamente oggi li ci sono molti altri sistemi elettronici in modo che l’acqua venga pulita e riciclata, ma nel 1700 era tutto un sistema con acqua corrente che scorreva sfruttando la pendenza, a quei tempi non cerano pompe elettriche. Stesso discordo accadeva per gli acquedotti romani, ma non dilunghiamoci e torniamo a noi).
Stesa la guaina, create lo svaso che versi l’acqua esattamente nel ripiano sotto senza buttarla fuori. Per rialzare i bordi prima abbiamo usato le pietre, adesso proveremo a farlo usando le tegole. Predisponete due file di tegole, distanziandole entro il perimetro massimo della guaina, sovrapponendole come se li disponete su di un tetto col dorso in su. Poi appoggiatevi sopra la guaina e sopra ancora un’altra fila di regole che tengano ferma la guaina tipo sandwich.
Continuando a salire abbiamo creato una cascata per gocciolamento usando una tegola. Cominciate creando un intaglio con lo smerigliatore angolare sul lato lungo lasciandolo col dorso verso l’alto, questo sarà una sorta di taglia goccia che non farà scivolare l’acqua oltre. Poi create dei dentelli che serviranno a creare delle singole gocce. Dalle due estremità chiudetele con un po’ di cemento armandolo con dei sassolini, questo servirà a creare una vasca che contenga l’acqua prima di versarla. come vedete nella foto le sbavature dell’impasto serviranno a contenere l’acqua, quindi non rimuovetele. Quando la posizionate controllate che il profilo sia messo a livello in modo che l’acqua scenda a cascata uniforme. Considerate anche l’effetto sonoro che si crea. Una fontana non si può riprodurre con un a semlice immagine ma il movimento e il suono rendono tutto più suggestivo e apprezzabile in maniera plurisensoriale. La pece venduta a rotoli è cosparsa da una particolare sabbia per evitare che i vari strati si appiccicano. Dopo aver montato il tutto sciacquate e ripulite la vasca che nel frattempo avrà raccolto tutta la sabbia e l’eventuale polvere incrostata sulla superficie delle pietre. L’importante è pulire per evitare che la pompa aspiri i detriti e provochi danni al suo interno, potete mettere anche un filtro legando un pezzo di rete all’estremità del tubo che eviterà di farvi entrare detriti o animali.
Appena il mastice sarà pronto posizionate la tegola orizzondalmente all’apice della fontana e creata un piccolo percosso che porti l’acqua alla nostra “vastra per le gocce” realizzato il percosso con le tegole che in questo caso fungeranno da canale rivestite i lati della fontana con un muretto a secco per creare una scenografia che faccia capire che l’acqua stia sgorgando da una sorgente tra le rocce.
Prendete un pezzo di tubo in pvc da un pollice lo stesso che avete utilizzato per le tubbazioni e con l’ausilio di un cannello allargate la bocca in uscita fino a creare un ovale che distribuirà meglio il flusso dell’acqua, non dimenticate di fissare il tubo con una pietra o del mastice in modo che la pressione dell’acqua non lo sposti.
Quando costruite il percorso tenete conto da dove passare i tubi dell’acqua e dove posizionare la pompa. La pompa verrà messa o in un apposito pozzetto scavato nel terreno e coperto con un tombino oppure messa ad una certa distanza per evitare di far sentire il ronzio durante il funzionamento. Dopo aver deciso il luogo più opportuno dove posizionare la pompa passate i tubi, mettendo delle curve aperte o chiuse in base ala linea che seguirà. L’importante che alla pompa arrivino due tubi, quello di entrata, da dove aspira, e quelllo di uscita, da dove spinge.
Prima di collegare il tubo di uscita istallate una valvola di ritegno. Se la pompa è collocata più in alto della vasca l’acqua tenderà, a motore spento, a scendere nella vasca e appena si accenderà, la pompa rimasta piena d’aria, girerà a vuoto rischiando di bruciarsi. La valvola eviterà che ciò accada. Prima dell’istallazione riempite il tubo d’acqua, alcune pompe hanno un apposito cappuccio per questo scopo. Quando avvitate i raccordi stringeteli bene e mettete delle guarnizioni. Anche se le pompe sono sigillate ermeticamente, se fuoriuscisse dell’acqua potrebbe provocare un cortocircuito, PERICOLOSISSIMO!!! Quindi State attenti dove posizionate eventuali faretti per l’illuminazione notturna. Vi sono in commercio dei faretti subacquei, ma se volete risparmiare e non avete la necessità di metterli proprio sotto l’acqua, con alcuni accorgimenti potete usare anche delle lampadine normali, disponendole dove non vi arrivano schizzi d’acqua. Disponete delle piante grasse o fiorite lungo il percorso, o interrandole o lasciandolo nel vaso, magari nascosto da dei sassolini.
Adesso è tutto pronto per mettere in funzione la vostra nuova fontana, di sera potete mettere delle candele lungo i bordi per un tocco di romanticismo. Nella parte centrale abbiamo lasciato che la guaina creasse una fossa in modo che l’acqua non scivoli via subito ma permanga per creare un piccolo laghetto. Il mio consiglio personale è di farne molte, o modificare la stessa, in modo da avere un idea chiara della dinamica delle acque per poi trovare la soluzione che più si desidera. Noi non abbiamo speso molto per realizzare questa fontana, dovreste aquistare solo la pompa e i metraggi di tubo che vi occorrono, poi le pietre sono facilmente reperibili in campagna, per le tegole o le aquistate o se ne avete da parte qualcuna potete usarla, anche perche non vovrete murare niente a meno che qualche piccola parte. Per la guaina potete saldare dei ritagli o conservare quella che rimane di una riparazione. Se proprio non avete niente togliendo la pompa potreste spendere non più di 30 euro, e risparmiereste molto se avreste dovuto chiamare un muratore o consultare un architetto.
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Il prezzo dell’energia elettrica è diminuito in questo trimestre, è vero, ma quanti di voi sanno che l’impatto di questa diminuzione porterà gli italiani a risparmiare soltanto 5 euro in bolletta? Come fare quindi per risparmiare realmente sul costo dell’energia elettrica?
Le risposte, le soluzioni e gli accorgimenti sono numerosi ma in questo articolo parleremo soltanto degli elettrodomestici e del loro impatto sulle bollette.
Dovete sapere che non molto tempo fa è stata fatta un’analisi, intervistando a campione i cittadini italiani per cercare di capire quali elettrodomestici, secondo il pensiero comune, attaccano con più aggressività la bolletta. Il risultato? Non è tutto come sembra. L’Aires, l’Associazione italiana che riunisce tutti i principali venditori di elettrodomestici nel nostro Paese, che ha svolto l’indagine, ha rivelato che 1 persona su 3 attribuisce i maggiori dispendi energetici ai soliti tre elettrodomestici: il phone, il ferro da stiro e la lavatrice. Sarà davvero così? No, non proprio.
I principali responsabili sono il condizionatore, l’asciugatrice, la lavatrice e il frigorifero. Prendiamo dal mazzo un elettrodomestico a caso, la lavatrice, e partiamo da quello, vedendo nel dettaglio cosa si può fare per contenere i consumi.
Dovete sapere che acquistare una classe A o superiore (A+, A++ e A+++) e azionarla soltanto la sera non sono le uniche soluzioni a vostra disposizione, esistono altri trucchi per limare ulteriormente sprechi e costi. Il lavaggio a 40 gradi, l’assenza del prelavaggio e la macchinata a pieno carico ne sono un esempio.
Il frigorifero è un altro dei principali colpevoli, in quanto è l’unico elettrodomestico a conti a stare accesso 365 giorni l’anno. In media è stato calcolato consumi all’incirca dai 100 ai 240 kilowatt ogni ora. Al di là della solita classe, più è alta minori saranno i consumi, gli accorgimenti che ci sentiamo di darvi sono
-Acquistare l’elettrodomestico in base al nucleo familiare
-Evitare di aprirlo in continuazione e di introdurre alimenti caldi
-Regolare la temperatura intorno ai 3/4 gradi
-Non riempirlo eccessivamente, più il frigorifero risulta appesantito maggiore energia elettrica servirà per raffreddarne il contenuto
Per quanto riguarda l’asciugatrice c’è poco da dire, il consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di non utilizzarla o quantomeno comprare un’asciugatrice a gas e limitarne gli utilizzi.
Il condizionatore invece, utilizzato dai più soltanto durante il periodo estivo, è un apparecchio il cui è utilizzo ci sentiamo caldamente di consigliarvi di diminuire. La ragione risiede nell’impatto che potrebbe avere sulla salute. Una valida alternativa è quella di impostarlo in modalità deumidificatore.
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Avere i ricordi sempre davanti è una maniera per mantenerli sempre vivi e fluidi nella nostra memoria. Una foto, disegni attestati di merito ecc. fanno parte del corredo della nostra vita e sarebbe un vero peccato lasciare delle care foto in un cassetto e a far prendere polvere ai vostri disegni. Ragion per cui abbiamo bisogno di metterli in mostra nella nostra casa (e non solo) per dagli la giusta visibilità e degna collocazione. Vi spiegheremo, quindi, realizzare una cornice per stampe, disegni e foto facile e veloce.
Cornici pronte se ne trovano di svariate misure, ma come al solito ci sono dei modelli standardizzati che limitano le applicazioni. Se avreste un formato diverso dallo standard sarete costretti a comprare una misura più grande, e quindi spendere di più, avendo una maggiore area che in fondo non vi occorre. Oltre tutto il vuoto lasciato dallo spazio vuoto dovrà essere riempito da qualcosa, quindi occorrerà creare un passepartout con del cartoncino bianco o colorato che sara un’altra (anche se minima) spesa in più da sostenere. Insomma sia per i formati particolari o per qualsiasi altra cornice da fare, la soluzione migliore è realizzarsela in casa, anche perchè non occorre molto tempo ma soprattutto avrà la vostra impronta. Come ulteriore vantaggio abbiamo la possibilita di scegliere la cornice che più ci piace o trattarla con vernici, smalti, foglia oro e qualsiasi altra patina.
Occorrente
Per realizzare la cornice avrete bisogno dei seguenti attrezzi e materiali:
TAVOLA DA CORNICE: naturalmente ne esistono di molti colori e dimensioni scegliete voi quella che più vi piace.
COMPENSATO: anche di questo ne esistono di vari spessori e vi conviene quello più sottile che trovate.
SEGA
GRAFFETTATRICE
SQUADRA DA FALEGNAME
OCCHELLO
Procedimento
Prendete le misure della foto che dovete incorniciare. Quindi ritagliate da un pezzo di compensato uno stesso riquadro aggiungendo 1 cm minimo per lato. Questa cornice che lasceremo sarà l’area sulla quale applicheremo la cornice finale.
Dopo aver acquistato il listello per fare la cornice scegliete eventuali trattamenti da fare, perchè sarebbe più adeguati farli prima del taglio, ma anche un post intervento è possibile. Possiamo cominciare a fare i tagli dopo aver preso bene in considerazione le misure. ATTENZIONE! la cornice dovrà essere almeno 2 millimetri in meno per lato, in modo che il poster che metterete all’interno venga sostenuto e tenuto aderente al fondo in maniera autonoma e senza l’ausilio di colle o biadesivo. Evitate la colla per fissare l’immagine perchè potrebbe alterare la qualità della foto, gli effetti collaterali potrebbero essere macchie che salgono in superficie, imbarcamento del supporto stesso, o potrebbe anche succedere che la carta si raggrinzisca. Comunque sia, un incollaggio potrebbe essere anche una limitazione per la cornice, cioè non potrebbe più essere riutilizzata.
Quindi dopo aver calcolato le misure tagliate il listello. I 2 millimetri andranno tolti al perimetro della foto, che corrisponderà al perimetro interno della cornice. Ecco i pezzi che ne verranno fuori pronti per essere fissati. i tagli saranno a 45°. Per tagliarli potete usare una sega circolare che vi garantisce dei tagli veloci e con un’angolazione perfetta grazie alla scala graduata di cui è fornita. in caso non possediate la sega circolare potete usare un seghetto manuale con guida che si trovano per pochi euro nei negozi di Bricolage.
Fissate tutti i pezzi della cornice con la graffettatrice dopo aver applicato alcune gocce di colla vinilica o qualsiasi altra colla per legno. Appena asciutta con la stessa graffettatrice ancorate la cornice al compensato.
Ovviamente prima di mettere il fondo inserite la vostra fotto o poster, e per una maggiore protezione dei vostri ricordi potete inserire un foglio di acetato trasparente satinato o lucido che proteggerà da polvere e umidità. Il vantaggio di unire il fondo alla cornice con la gaffettatrice è per il semplice motivo che può facilmente essere aperto togliendo le graffette con un cacciavite e riutilizzare la cornice con un’altra foto.
A fine opera mettete un gancetto. Usate dei chiodini piccolissimi in modo che non escano dall’altra parte e siano visibili. Esistono anche i gancetti adesivi nel caso la cornice non sia eccessivamente pesante.
Come avete potuto vedere su questo tutorial, realizzare una cornicetta è senz’altro un’operazione estremamente semplice e veloce che vi porterà un notevole risparmio.
Per quando riguarda il passepartout potete scegliere di metterlo o meno se l’oggetto da incorniciare lo richiede. Vale a dire che se dovreste incorniciare un disegno molto colorato potrete distanziarlo dalla cornice con un secondo riquadro con una tinta neutra come beige, bianco o nero che sono le più comuni, oppure potete scegliere un colore che si ci abbini, nel caso nel disegno ci sono tinte più forti, potreste quindi abbinare colori come l’azzurro, giallo paglierino o marroncino. Nell’ esempio di oggi abbiamo speso 4,50€ se foste andati a comprarla ne avreste spesi tra 15 e 20 € magari senza trovare quella che più si addice ai vostri gusti.
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