Spesso le penne stilografiche sono utilizzate non solo come regali, ma come oggetti da usare nelle grandi occasioni, come la firma di un documento oppure di un assegno. Ci sono persone, però, che hanno la passione per l’utilizzo di queste penne sofisticate e che, spesso, si ritrovano a fare i conti con il cambio di inchiostro. Come fare per ricaricare una penna stilografica? Il modo più semplice è rivolgersi ad una cartoleria, ma qui parleremo di un metodo fai da te.
Molte volte, quando l’inchiostro di una penna stilografica termina, si è costretti ad andare presso una cartoleria ed acquistare una ricarica. Le ricariche non costano molto, ma c’è molto più risparmio se prendi dell’inchiostro e svolgi la funzione da te. Prima di tutto apri la penna stilografica con delicatezza e tira fuori la cartuccia che serve a contenere l’inchiostro.
Prendi la cartuccia e poggiala su un fazzoletto per non sporcare il tavolo sul quale stai lavorando. Ora prendi la siringa e la boccetta di inchiostro. Inserisci la siringa nella boccetta si inchiostro e inizia a tirare su un pochino di inchiostro lentamente. Dopo aver fatto questa operazione, prendi la cartuccia ormai vuota e punta dentro la siringa.
Adesso devi rilasciare l’inchiostro contenuto nella siringa nella cartuccia senza inchiostro, in modo da riempirla. Prendi la cartuccia, inseriscila di nuovo nella penna stilografica e richiudila. In modo semplice e risparmiando hai ricaricato la tua penna stilografica con pochi passi in pochi minuti senza tanti problemi.
Hai notato che il vecchio accappatoio in spugna di tuo marito, è tutto sfilacciato nelle maniche e nella parte alta davanti. Decidi pertanto di regalargliene uno nuovo. Intanto il vecchio accappatoio lo puoi recuperare. Ti vengono in mente una miriade di idee, quindi ti metti di buona lena all’opera.
Il vecchio accappatoi di tuo marito è un po’ vecchiotto, ma qualcosa si può ancora recuperare. Taglia le maniche con le forbici, non a strappo, perché si potrebbe sfilacciare troppo. Taglia anche la parte di sopra anteriore, perché un po’ scolorita e rovinata. Ora ti rimane tanto tessuto da riutilizzare, magari usandolo al contrario, così il colore è più vivo. Decidi di fare due asciugamani per il bagno, uno per il viso ed uno per il bidet.
Ti ricordi che in soffitta, dentro il baule, hai un rotolo di pizzo che aveva fatto la nonna, appassionata di lavori all’uncinetto. Ritagli quindi il tanto che ti serve per fare i due asciugamani, ricordandoti di lasciare la stoffa per i bordini. In una delle due parti più strette inserisci il bordo ad uncinetto, prestando attenzione a fermare bene i punti, affinché non si disfaccia il pizzo.
Puoi arricchire il tuo corredo da bagno, ricavando dalla spugna rimasta, anche due presine per fare la doccia, in questo modo: prendi un giornale e disegna un guanto, dalla forma simile al guanto da forno, un pò più aderente. Ora posiziona sulla stoffa, messa doppia, lasciando il tanto per i bordi, il tuo disegno e ritaglia il guanto, procedi così pure per il secondo. Ora devi cucire tutto intorno, ricordandoti di lasciare aperta la base per infilare la mano quando userai il guanto per farti la doccia. Fai il bordino intorno all’apertura ed i guanti da doccia sono pronti. Se ti è rimasta ancora della spugna, puoi utilizzarla per fare un copri materassino per la carrozzina del bebè, tuo o di tua figlia. Se fosse avanzata dell’altra spugna, potrai procedere con gli asciuga piatti da cucina, con le fascette per i capelli, con il turbante per asciugare i capelli dopo la doccia e così via, devi solo lasciare libera la tua fantasia.
Ti è mai capitato di ritrovarti con un pneumatico forato? A me purtroppo sì. In questo caso devi sapere come comportarti per risolvere il problema efficacemente e se possibile in poco tempo. Ciò che ti occorre dovresti sempre averlo nella tua automobile. Vediamo cosa si deve fare.
Occorrente
Crick automobile
Chiave per svitare bulloni del pneumatico
Chiave antifurto, se prevista
Triangolo di segnalazione
Giubbino catarifrangente
Procedimento
Per prima cosa, dopo esserti fatto passare la rabbia che senz’altro ti sarà venuta nel momento in cui ti sei accorto del pneumatico forato, armati di pazienza e procedi come ti spiegherò. Ora indossa il giubbino catarifrangente. Segnala l’automobile in panne con l’apposito triangolo che va posto ad una distanza di almeno 100 metri dall’automobile.
Ora prendi il pneumatico di scorta, il crick, la chiave per svitare i bulloni e la chiave dell’antifurto se c’è in dotazione. Svita un pò i bulloni della ruota prima di sollevarla. Sistema il crick nell’apposito incastro che si trova sotto all’automobile vicino alla ruota che devi cambiare. Ora solleva l’automobile fino a quando la ruota non sarà staccata dal terreno di qualche centimetro.
Finisci di svitare i bulloni e smonta la ruota con il pneumatico forato. Ora prendi la ruota di scorta e sistemala al posto di quella che hai appena tolto. Avvita i bulloni, abbassa l’automobile e finisci di stringerli. L’ideale per questo tipo di operazione è utilizzare una chiave dinamometrica, che permette di applicare il corretto serraggio. Per maggiori dettagli è possibile fare riferimento al sito Chiavedinamometrica.net. Ora la tua automobile è di nuovo in ordine. Togli il crick, e sistemalo nel baule dell’automobile insieme al pneumatico forato. Togli il triangolo di segnalazione e puoi ripartire! Ricordati di andare subito dal gommista a far riparare il pneumatico forato
Sapete che con i palloni bucati o tagliati, è possibile realizzare davvero tantissime cose? Bene, allora se avete un pò di creatività e il senso del riciclaggio, ecco una guida che fa al caso vostro. Leggete la guida di seguito per sapere di cosa si tratta.
Portaoggetti
Nello specifico, in questa guida realizzeremo un utilissimo e soprattutto, originale, porta oggetti. Ecco come procedere. Per prima cosa, se si tratta di un pallone particolarmente vissuto, provvedete a detergerlo con acqua, sapone e anche col disinfettante. Quindi, asciugatelo per benino.
Se si tratta di un pallone a esagoni e pentagoni, allora procedete col tagliare la calotta superiore del pallone seguendo l’andamento dei lati. L’ultimo lato alla fine della circonferenza non dovrà essere tagliato in modo da non staccare completamente la calotta dal resto del pallone.
Sul lato al lato non tagliato, realizzate due buchi, uno sul bordo della calotta, e l’altro nella stessa linea ma sul bordo del resto del pallone. Questi due buchi permetteranno l’inserimento di una corda che verrà legata per tenere il pallone chiuso. A questo punto, potete adoperare il suo interno come un porta oggetti.
Vasi da Fiori
Un pallone può essere trasformato in un originale vaso da fiori. Una volta tagliata la parte superiore e pulito adeguatamente, riempitelo di terra e semina le tue piantine o fiori preferiti. Se il pallone è di un colore vivace, darà un tocco di colore al tuo giardino o balcone.
Cuscini da Seduta
Se hai più palloni bucati, potresti riempirli di imbottitura e cucirli per creare dei cuscini da seduta unici nel loro genere. Questi possono essere utilizzati in casa o all’aperto per sedersi comodamente durante un picnic o un evento sportivo.
Giocattoli per Cani
I palloni bucati possono essere trasformati in eccellenti giocattoli per i cani. Basta tagliarli in strisce e intrecciarli insieme per creare un giocattolo resistente per masticare.
Tappetini da Gioco
Se hai una serie di palloni bucati, puoi tagliarli a strisce e intrecciarli insieme per creare un tappetino colorato. Questi tappetini possono essere utilizzati come tappetini da gioco per i bambini o come tappetini per gli animali domestici.
Sacchetti di Imballaggio
I palloni possono essere riempiti con altri materiali riciclati e utilizzati come sacchetti di imballaggio. Questi possono essere utili per proteggere gli oggetti fragili durante il trasporto.
Porta Penne e Matite
Taglia la parte superiore del pallone, puliscilo e puoi utilizzarlo come un divertente porta penne e matite sul tuo tavolo.
Cestino
Similmente al portaoggetti, tagliando la parte superiore del pallone e applicando un manico, potrebbe diventare un cestino originale per la camera dei bambini.
Ricorda che ogni volta che ricicliamo o riutilizziamo un oggetto, aiutiamo a ridurre l’inquinamento e il consumo di risorse naturali, contribuendo a proteggere l’ambiente.
Le batterie al piombo, comunemente utilizzate per alimentare lampade, apparecchi elettronici, torce da modellismo, torce da pesca ecc, necessitano di un caricabatterie dedicato per essere ricaricate. In realtà però basta avere un alimentatore variabile e possiamo ricaricarle anche senza l’ausilio del caricabatterie.
Prendi la tua o le tue batterie al piombo, ovviamente ricaricabili e controlla inizialmente che non siano danneggiate, bucate o gonfie. Se così fosse buttale, non hai la possibilità di utilizzarle quantomeno di ricaricarle. Se così non è preparale alla fase di caricamento semplicemente grattando i poli positivo e negativo al fine di togliere la patina che sicuramente si è creata durante il loro utilizzo.
Se sono del tipo ad acido, controlla se si ha la possibilità di aggiungere acido al loro interno. Se si può fare controlla il livello dell’acido e se manca aggiungilo avendo cura di non sporcarti le mani in quanto l’acido per batterie è corrosivo sia per la pelle che per i tessuti. Prendi l’alimentatore variabile, metti la spina e controlla che funzioni bene altrimenti potrebbe danneggiare la batteria e nei casi peggiori farla esplodere o incendiare, posizionati quindi lontano da materiali infiammabili e vicino ad una finestra onde evitare di inalare possibili vapori di acido.
Leggi sulla batteria le specifiche, per esempio se funziona a 7 volt o a 12, quanti ampere eroga ecc. In base a queste informazioni regola il tuo alimentatore variabile di conseguenza. Se hai una batteria che funziona in un range che va da 6,8 a 6,9 volt ad esempio, imposta il voltaggio dell’alimentatore variabile a 6,8/7 volt oppure se trovi scritto 3 ampere, impostalo a 3 ampere non di più (sempre per esempio). Collega adesso i morsetti alla batteria, rosso al positivo e nero al negativo, non sbagliare, danneggeresti la batteria irrimediabilmente, accendi l’alimentatore, aspetta un paio d’ore e controlla se la batteria ha raggiunto la carica desiderata.