In questa guida proponiamo alcuni consigli utili per avere capelli lisci perfetti.

Cambia abitudini
Prova a fare come fanno le americane: utilizza il balsamo prima dello shampoo. Stendi il balsamo prima di entrare in doccia così mentre il getto d’acqua scende, i capelli si lisciano velocemente. Dopo stendi lo shampoo al centro della testa e risciacqua lasciando che l’acqua porti via tutto senza massaggiare. Poi asciugati tamponando leggermente.

Metti sempre il balsamo
L’ondulazione che vuoi eliminare non inizia mai dall’attaccatura, ma parte un pochino più in giù. Quindi, se metti il balsamo vicino alla cute, si rischia solo di sporcare inutilmente i capelli. Applicalo partendo qualche centimetro dalla radice, senza frizionare.

Spazzola quadrata
Se l’ondulazione è poca meglio sostituire la spazzola tonda con una larga e piatta. Dopo aver tolto i nodi, passa la spazzola tra i capelli cercando di tirarli aiutandoti con il phon con il diffusore piatto. Asciuga i capelli dall’alto e avrai capelli lisci e perfetti.

Burro di Karitè
Le donne africane lisciano i loro capelli con il burro di Karitè da applicare su tutta la lunghezza dei capelli. Se non lo trovi puoi usare anche il gel. Il risultato è un effetto bagnato e per eliminare l’impacco occorre massaggiare lo shampoo a secco e poi fare due lavaggi con acqua tiepida.

Se sono molto lunghi
Un metodo in voga negli anni Settanta, dopo lo shampoo arrotola i capelli dal centro della testa su un bigodino di grande diametro. Dopo sistema le ciocche dell’attaccatura intorno alla testa, in modo da creare un turbante, lisciandoli con il gel. Poi fissali con i becchi d’oca e lasciali asciugare sotto una retina stretta. Risultati: capelli liscissimi.

Per capelli medio lunghi
Procurati dei bigodini jumbo size con un diametro di almeno 10 cm. Tampona i capelli con un asciugamano, arrotola le ciocche fissandole usando degli stecchi che non lasciano tracce. Dopo asciuga i capelli spazzolandoli a testa in giù per eliminare la leggera ondulazione.

Capelli tutti pari
La piastra è perfetta ma senza abusarne. E’ uno dei metodi più efficaci per eliminare le onde ma va usata con cautela, non più di una volta alla settimana, perchè a lungo andare disidratano il capello rendendoli opachi, anche se le piastre di nuova tecnologia rispettano maggiormente il capello.

Capelli corti
Aiutati con i cerotti. E’ un metodo che si usava negli anni ’50. Dopo lo shampoo, liscia le ciocche con il gel e fissale con dei cerotti antistrappo alla testa. (es. la frangia). Tienili così fino a quando non si saranno asciugati. Funziona perfettamente se non hai capelli troppo lunghi. Per avere capelli corti sempre perfetti ed in ordine.

Asciugali sempre bene
Molto importante. Se non vuoi capelli ricci o che si arriccino, anche con l’umidità, asciugali bene e difendili con un olio ai semi di lino. Più sono asciutti e meno si increspano. Per proteggerli dagli agenti atmosferici dopo la piega spruzza un velo di lacca.


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Migliorare la postura. Un lavoro di squadra di tutto il copro, che parte dai piedi per arrivare alla testa, passando per le ginocchia, pelvi, spalle e schiena.

Smartphone, computer, lavori d’ufficio, borse a tracolla, e infinite spostamenti: siamo diventati una generazione di persone goffe, in postura scorretta continua, quelli che in inglese si definiscono slouchers.

Pensando di apparire “rilassati” e “polleggiati” in pubblico, non ci rendiamo conto che ci stiamo facendo più male che bene, peggiorando una postura già compromessa per motivi di lavoro.
Ormai anche i giovani si lamentano di problemi alle ginocchia e di un mal di schiena cronico.
L’aumento della popolarità di pratica chiropratica, massaggi, e fisioterapisti è il risultato delle nostre scelte di vita e dele nostre norme di spostamento e trasporto pesi, poco “severe” e troppo lassive.
Si dà sempre tutto per scontato, che siamo giovani, che tanto riusciamo, oppure che sia inevitabile per questione di tempo o necessità… in realtà esiste sempre una scelta quando decidiamo di come muovere il nostro corpo. Forse siamo anche, erroneamente, condizionati dal fatto che tutto ciò che è “norma” faccia male.
Cosa ti viene in mente quando senti la frase “postura perfetta”?
Sicuramente postura dettata da una disciplina rigorosa, con tanto di squadra o libri in testa.. Essere consapevoli di non averla è un buon punto, non sentirsi in colpa, il seguente ma cercare di migliorare è il terzo punto fondamentale.
Lavorare sulla propria postura può avere effetti estremamente positivi sulla tua mentalità stato di salute.
Sei pronto a lavorarci su? Bene, allora, cominciamo dalle dita dei piedi…

Piedi e caviglie:
Il primo punto su cui partire è quello più in basso del corpo, da coloro che sorreggono il corpo e lo aiutano a spostarsi. I piedi e caviglie.
– Scelta di buone scarpe
Indipendentemente che sei un corridore, qualunque fisioterapista, consulente ti dirà che una buona postura inizia dai tuoi piedi. Dopo tutto, essi sono la base su cui il resto del tuo corpo riposa!
Un’analisi della pianta del piede potrà indicarci prima di tutto se sono in atto modifiche strutturali che poi si ripercuoteranno sulla colonna vertebrale, quindi sulla postura, e come un gatto che si morde la coda, se non corriamo ai ripari, andremo a peggiorare, determinando molti disagi e squilibri al corpo, dal calo della vista, emicrania, sciatalgie..confusione mentale.
– Studio della pianta del piede
Dallo studio del passo si è visto che il piede ha normalmente un movimento fisiologico di pronazione, caratteristico del tipo di appoggio neutro. Quindi quello che dobbiamo capire è se abbiamo un difetto di iperpronazione o se al contrario abbiamo un deficit di pronazione che si traduce con un piede rigido o supinato.
Se l’arco del piede risulta neutro, le caviglie si presenteranno allineate, quindi la scarpa deve semplicemente ammortizzare e controllare il piede per una corretta stabilità.
Se l’arco del piede è particolarmente accentuato, le caviglie saranno in supinazione, ovvero tenderanno verso l’esterno. Lo noterete anche da come viene consumato il tacco delle scarpe o dalla piega verso l’esterno che prenderanno le vostre scarpe da ginnastica. Risultando importante l’uso di un plantare la scarpa deve essere particolarmente ammortizzata, per accogliere il plantare e ridurre al minimo gli schock.
Se l’arco del piede è piatto, le caviglie saranno in iperpronazione. Serve quindi un controllo del movimento con l’utilizzo di plantare personalizzato e scarpe con plantare di materiale più solidi.
Trascorrere tutto il giorno con i tacchi o altre scarpe non solide può portare ad archi estremamente deboli e cattive posizioni delle caviglie. Alcuni semplici esercizi possono aiutare a rinforzare i piedi e vi aiuteranno a ristabilire le vostre basi.
1) Raccogliere una penna con le dita dei piedi
Si tratta di un esercizio molto semplice che potete svolgere proprio nei ritagli di tempo. Ogni volta che vi trovate seduti sul divano, o alla scrivania provate a mettere una penna sul pavimento e a raccoglierla con le dita dei piedi!
2) Accorciare il piede
Un altro grande esercizio si chiama “il piede corto”.
Ci vuole un pochino più di pratica ma è molto semplice. Dovete accorciare la lunghezza del piede alzando solo l’arco plantare.
Si svolge quando si sta in piedi, ponente i piedi allineati e non a “papera”.
Questo vi aiuterà a rinforzare le ginocchia e quadricipiti!

Ginocchia e quadricipiti
Il secondo punto su cui lavorare sono le ginocchia e quadricipidi.
Le ginocchia sono un silenzioso punto di unione e seguono l’esempio delle articolaizoni inferiori e superiori. Per questo è importante correggere prima le arcate e rinforzare le caviglie. Un buon allineamento cavligle, fianchi permetterà un buon posizionamento della rotula. Altrimenti questa dovrà cercare di tenere in equilibrio tutto il disequilibrio.
Un esercizio importante per evitare che il ginocchio sia in tensione e crei ostacolo alla postura è quello di cercare di rilassarlo evitando l’iperestensione (tenendo le ginocchia oltre la verticale). Coinvolgere il quadricipite per proteggere l’articolazione del ginocchio!

Pelvi
Il bacino è il punto centrale per la postura, sia in senso letterale sia figurato, quindi diviene essenziale un suo corretto allineamento.
Sicuramente la condizione emotiva gioca un ruolo importante nella nostra postura ma a prescindere da questo, anni di seduta e posizione eretta in piedi, (in modo corretto o non corretto), significa una grande quantità di lavoro a livello del bacino. Inoltre spesso la tensione muscolare, sopratutto nelle donne, si scarica a livello anche e lombare. Chi sta molto a sedere, altro esempio, tende ad avere i flessori dell’anca tirati, corti; allungare lo psoas diviene essenziale.
La scorretta postura, ricordiamo porta non solo dolore alle basse articolazioni ma può essere causa di tensione e scarico di tensione e squilibrio in tutto al corpo, dalla cervicale, alla cattiva digestione, cattiva occlusione mandibolare, emicrania…
Un esercizio utile, ad esempio per chi tende ad avere la parte superiore del bacino inclinata in avanti (lordosi) è quello che coinvolge i muscoli dei glutei, tirando delicatamente il coccige verso il basso in modo che i muscoli addominali sollevino l’osso pubico.

Addominali e Core
Un core sviluppato ci permette stabilità ed equilibrio. Due fondamenti fisici e di riflesso mentali per il nostro benessere. Tecnicamente aiuterà a stabilizzare il bacino e, soprattutto, a proteggere la fascia lombare, uno delle zone più comuni di dolore cronico per il lavoratore moderno.

Le spalle ed il petto
Le spalle assumo di riflesso una posizione in base a tanti fattori, alle nostre emozioni (stress → contrattura), alla nostra apertura verso l’esterno o meno (spalle introflesse), ad altezza diversa per equilibrare la posizione del bacino..
Spalle contratte porta irrigidimento a tutta la muscolatura del collo e della schiena, quindi a dolore e maggior facilità all’ernia.
Così imparare a rilassare le spalle e le anche possono avere un impatto incredibile non solo sulla nostra salute fisica, ma anche sul nostro atteggiamento. Non a caso molte tecniche di psicoanalisi partono dal “modificare” la postura per arrivare al cambiamento di atteggiamento mentale e risoluzione anche di traumi.
Assumere una posizione di “rilassamento” non vuol dire trasformarsi in sacchi viventi, poichè così si va solo a caricare la fascia lombare, schiacciando le vertebre,e a “rammollire” tutta la fascia muscolare che avvolge la colonna vertebrale.. con conseguenze dannose e talvolta poco riparabili.

Collo e la testa
Siamo così arrivati alla fine del corpo, in cima alla torre.
Avendo lavorato, rinforzato, equilibrato la postura partendo dal basso ne gioverà anche il nostro collo, cervicale.

Se abbiamo eseguito con costanza i vari esercizi per riportare una buona postura dovremmo sentirci già più allineati e forse anche più alti di qualche centimetro. Quindi concludete cercando di mantenere il vostro mento in avanti, parallelo da terra e non schiacciato verso il petto (con tipico sguardo a terra di chi conta le formiche) o troppo in alto (di chi guarda sempre per aria le nuvole) e cercare di mantenere i muscoli rilassati insieme a quelli delle spalle, in modo che non vadano a schiacciare le vertebre una contro l’altra.
Più avete flessibilità muscolare del collo e schiena, più la vostra postura sarà corretta e la vostra schiena ringrazierà.


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